lunedì 10 agosto 2009

mai come prima


La notte si è fermata nella stanza.

Un brezza artificiale smuove leggermete le tende, la luce amaranto si scioglie sulle pareti, il silezio che sigilla la stanza.

Immobile, tra le lenzuola, bronzo assonnato, il braccio dietro la nuca, i capelli appoggiati sulle tempie, la pelle pare di cera.

Lo sguardo fisso nel vuoto, un'espressione tranquilla di chi ha trovato un mare calmo.

Le lunghe ciglia bagnate di rugiada, la barbetta vivace stuzzica il bel viso.

Ho chiesto al tempo di fermare questa immagine di te.
Tra le pieghe son rimasti i miei secondi e le parole.
Ti guardo semplicemente, onda di un mare lontano che si infrange tra le mie lenzuola!

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